Gigabyte GV-N66TOC-3GD: una GeForce GTX 660 Ti davvero unica - Gigabyte GV-N66TOC-3GD: Overclock

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GIGABYTE GV-N66TOC-3GD: Overclock


La GTX 660 Ti prodotta da GIGABYTE è una scheda puramente dedicata ai videogiocatori ed agli overclockers, vedremo sotto questo punto di vista se sarà in grado di darci soddisfazioni.
Il nuovo chip Kepler, GK104, come sappiamo opera in maniera dinamica a seconda del tipo di carico che la GPU sostiene. Il concetto di Clock a cui eravamo abituati in passato ora risulta abbastanza obsoleto. Il core della GPU varia la propria frequenza non soltantoin funzione del carico che la GPU subisce, ma anche della temperatura raggiunta e del Power Target.
Ora appaiono concetti come GPU Base Clock e Boost Clock; il primo è un valore che possiamo quasi del tutto trascurare nelle nostre analisi; il secondo concetto invece è quello che di più si avvicina al "vecchio" termine Core Clock, ma di fatto non è nemmeno la frequenza massima a cui la GPU può lavorare, ma piuttosto la frequenza minima durante il carico, che la GPU può assumere. Come vedremo meglio infatti la frequenza massima cambia da GPU a GPU e da scheda a scheda; generalmente il valore massimo a cui la GPU può lavorare è molto dinamimo e risulta abbastanza difficile determinarlo con precisione. La frequenza massiccia di carico o meglio Max Boost Frequency ha come valore minimo la frequenza del Boost Clock (nel nostro caso 111 MHz) e come valore massimo un multiplo di 13. 
Quindi prendendo come riferimento il nostro caso, da 1111 MHz avremmo frequenze maggiori sempre multipli di 13 MHz, che dipenderanno dai vari fattori che abbiamo accennato in precedenza, come carico sulla GPU, temperature e Power Target stabilito. Nella scheda di Gigabyte avremo valori (oltre a 1111 MHz) di 1124, 1137, 1150, 1163, 1176, 1189 e così via.
Per capire che frequenza avrà la nostra GPU, abbiamo provato il noto tool di benchmark 3D Mark 2001 con impostazione Xtreme e Performance. Come ci si aspettava il valore massimo del clock raggiunto dalla GPU è differente, e sarà minore per ovvi motivi quando eseguiamo il 3D Mark in modalità Xtreme.
Di seguito vi mostriamo gli screen effettuati dove tramite GPUz vengono mostrati i Clock massimi raggiunti; ovviamente il Clock potrà essere diverso a seconda del tipo di applicativo 3D in esecuzione:
 
Max Core_Clock_3d_mark_2011_extreme Max Core_Clock_3d_mark_2011_performance
 
Nel primo caso, in modalità Xtreme, si può vedere chiaramente come la Max Boost Frequency sia pari a 1189 Mhz con un VDDC di 1.175 V; nel secondo caso, in modalità Performance, si nota come invece la Max Boost Frequency sia pari a ben 1202 MHz. Quanto visto ci mette in guardia su come il concetto di Core Clock sia insufficiente per capire la frequenza a cui lavora la GPU.
Dopo aver capito questo concetto, vedremo di overclockare la nostra scheda. La prima prova sarà effettuata senza intervenire sul Core Voltage Control, mentre nella seconda vedremo di variare anche questo valore.
 
Come di consueto per le schede grafiche Gigabyte esaminate in redazione, abbiamo utilizzato l'ultima versione del noto tool Oc Guru II sviluppato sempre da GIGABYTE. Inoltre per mostrarvi i risultati ottenuti oltre ai game abbiamo anche fatto alcuni test con il noto benchmark sviluppato da FutureMark, ossia il 3D Mark in versione 2011.
 
3d mark_2011_E_oc1 3d mark_2011_P_oc1
3d mark_2011_X_oc1
 
Come si può vedere dagli screen realizzati, il software di GIGABYTE permette di tenere sotto controllo tutti i parametri della scheda. Nella prima schermata infatti abbiamo la funzione di monitoring che ci informa sulle frequenze attuali di core clock e memorie. Nei due tab a fianco è possibile invece modificare queste due frequenze a nostro piacimento. E' possibile intervenire sul funzionamento della ventola variando il numero di RPM in modo manuale o lasciando al BIOS la possibilità di gestirla in maniera automatica.  E' possibile intervenire sul Minimum Voltage core e sul Power Target.
 
Siamo riusciti ad aumentare in maniera stabile sia le frequenze del core clock, senza overvolt, ma anche aumentando le memorie. Per il core clock abbiamo raggiunto una frequenza di 1124/1190 MHz mentre per le memorie abbiamo impostato con successo una frequenza di 6400 MHz. Esaminando il primo caso, preset Entry, notiamo subito che le frequenze effettive toccate dal core grafico sono di ben 1.280 MHz, in questo caso il Kepler Boost è riuscito a spingere la frequenza su tale valore. Nel secondo caso, preset Performance si nota come come anche in questo caso abbiamo il Max Boost Frequency sia ancora una volta pari a 1.280 MHz. Nel terzo caso, prest Xtreme, notiamo invece, pur avendo mantenuto le stesse frequenze dei due casi precedenti, la frequenza finale toccata sia inferiore ed è pari a 1.267 MHz esattamente 13 MHz in meno rispetto ai primi due casi.
 
Abbiamo variato il parametro Minimum Voltage Core portandolo a 1,175 V ed allo stesso tempo aumentato le memorie a 6.500 MHz, ed abbiamo notato come ci aspettavamo una frequenza diversa rispeto al caso in cui il voltaggio minimo è gestito in modo automatico. In entrambi i casi il Power Target è stato portato al massimo consentito, vale a dire 110 %. La frequenza per il core è pari a 1.137/1.215 MHz.
 
Osserviamo gli screen sottostanti:
3d mark_2011_E_oc2 3d mark_2011_P_oc2
3d mark_2011_X_oc2
 
La prima cosa che salta all'occhio nonostante avessimo impostato delle frequenze sul core grafico pari a 1137/1215 MHz che la massima frequenza toccata dal core è di 1.267 MHz. Questo è successo per un'ovvia ragione, in questo caso l'aumento del Minimum Voltage Core ha fatto aumentare il TDP massimo della scheda e pertanto il Kepler Boost è stato meno aggressivo. Nonostante questo fattore, il punteggio finale in questo test, in tuti e tre i preset, è stato superiore ai tre casi precedenti. Il motivo è spiegabile facilmente dalla memoria VRAM impostata a 6.500 MHz.
 

 

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